Deumidificazione muri: tinteggiature e tappezzeria

Rammentando che l’intonaco a schiuma elimina la propria umidità sino allo 0,5 %, per cui esso rimane asciutto nonostante il notevole flusso di vapore acqueo che lo attraversa per raggiungere l’atmosfera a mezzo dei pori, bisognerà porre mente, nel tinteggiarlo o nel tappezzarlo a non occluderne i pori per non ostacolare il meccanismo di traspirazione.

Pertanto non si debbono usare vernici che formano pellicole perché la chiusura dei pori comprometterebbe la tipica azione dell’intonaco. Le migliori tinteggiature si sono dimostrate le pitture a base di cemento, oggi assai comuni in commercio. Questi colori sono inorganici ed hanno la stessa base di cemento dell’intonaco.

Esistono in commercio anche delle vernici porose che lasciano traspirare l’intonaco, ma sarà bene richiedere al produttore la garanzia che la pellicola spalmata impedisca meno del 20 % la normale traspirazione del sottofondo.

Volendo invece applicare una carta da parati sull’intonaco, in un ambiente ad alta concentrazione di u.r. (e quindi non nel caso di muri umidi per acqua capillare), occorrerà accertarsi che il “punto di rugiada” avvenga nella parte più interna dell’intonaco. Per ottenere ciò, occorrerà stendere sul muro un congruo sprizzo impermeabilizzante (su cui si condenseranno le particelle dl v.a.) e, quindi, l’intonaco a schiuma, nello spessore idoneo.

La carta da parati aderirà perfettamente, poiché in questo caso l’intonaco agirà come strato isolante. Solo così non potrà formarsi ulteriore acqua di condensa, per cui la tappezzeria potrà aderire senza inconvenienti.

Un facile test di idoneità dell’intonaco a ricevere la carta da parati, é rappresentato da una strisciolina di comune carta adesiva (scotch) pressata sul muro. In presenza anche solo di poca umidità essa si staccherà nel breve volgere di mezza giornata (dieci – dodici ore), mentre se la sua adesione all’intonaco si protrarrà per tre giorni o più, la parete potrà essere tappezzata in via definitiva.