Questo tipo di umidità che genera la muffa sui muri di casa interessa oggi maggiormente le abitazioni di recente costruzione ed è determinata dalla condensazione di vapore acqueo generato dalla cucina, docce e bagni come anche l’emissione di aria umida dovuta alla respirazione sulle zone più fredde dell’abitazione.
Il fenomeno avviene prevalentemente nei periodi invernali (salvo qualche eccezione in estate nei locali interrati più freddi) e si manifesta con l’insorgere di muffe scure sui muri prodotte dalla proliferazione dei batteri presenti nella stessa umidità (foto a lato).
Essenzialmente le cause del fenomeno possono essere due:
♦ Isolamento inadeguato o assente nelle zone ove si manifesta il problema
♦ Poca o scarsa aerazione dei locali dovuta anche all’adozione di serramenti a “taglio termico” con guarnizioni che tendono a sigillare ermeticamente le stanze impedendo il passaggio di aria esterna.
Vediamo ora una breve descrizione delle soluzioni di bassa efficacia che possono essere adottate; nella pagina seguente descriveremo le soluzioni ad alta efficacia.
Di seguito un elenco di soluzioni efficaci per abbattere il problema delle muffe da condensa sui muri.
Isolamento a cappotto contro la muffa sui muri.
Questo tipo di intervento è sicuramente il più diffuso e consiste nell’applicazione di speciali pannelli isolanti sulle murature esterne interessate dal problema al fine di annullare i ponti termici e, quindi, l’effetto di condensazione con conseguenza di muffe nelle zone interessate.
Tale metodo non può però essere sempre utilizzato in quanto le facciate esterne possono non essere adeguate per il tipo di rivestimento utilizzato.
Il limite del sistema, pur eliminando i ponti termici, riguarda l’umidità interna dell’abitazione che, essendo elevata e causa primaria della muffa sui muri, rimane elevata e non si esclude che la situazione possa ripresentarsi in zone non isolate.
Aerazione forzata e deumidificazione dell’aria.
Questo metodo richiede la creazione di un impianto di aerazione forzata con funzione di deumidificazione attraverso la creazione di condotti e deumidificatori professionali.
Pur essendo idoneo per ambienti di pregio storico-artistico o locali ove vanno conservati oggetti che richiedono una umidità controllata (come ad esempio biblioteche) è molto costoso sia per l’installazione delle apparecchiature che nella realizzazione dell’impianto ed ha un costo di esercizio piuttosto elevato nonché dimensioni di ingombro importanti.
Tali aspetti lo rendono di difficile attuazione in abitazioni civili che, oltretutto, sono i locali più colpiti dalla situazione.
Gli ambienti più soggetti alle muffe da umidità di condensa
Da un’analisi statistica effettuata in quasi quarant’anni di attività svolta dalla Mursan srl, si può rilevare che nelle case colpite dal fenomeno delle muffe, alcune stanze sono più soggette rispetto ad altre a sviluppare questo problema.
Gli elementi da tenere in maggior considerazione per questa valutazione sono essenzialmente tre: i valori di umidità ambientale, l’isolamento termico delle pareti e la cubatura dei locali. L’elemento più importante è sicuramente il valore di umidità ambientale. Per essere più precisi occorrerebbe calcolare il punto di rugiada, cioè il valore in cui l’umidità comincia a condensare (il vapore acqueo dallo stato gassoso, passa allo stato liquido su una superficie). Normalmente, però, si può considerare che il valore limite di umidità relativa (UR) ambientale non deve superare mediamente il 50% – 55%. Il secondo elemento importante è l’isolamento termico, poiché l’umidità tende a condensare su superfici fredde, quindi poco coibentate per quanto riguarda l’isolamento termico.
La condensazione del vapore acqueo contenuto nell’aria dell’ambiente, ricco di batteri su una muratura poco isolata o addirittura mancante d’isolamento termico, innescherà il processo di proliferazione batterica (effetto coltura) sulla superficie e di conseguenza, l’insorgere della muffa.
Il terzo elemento che è legato al valore dell’umidità è la cubatura dell’ambiente. Oggi la metodologia di costruzione edilizia tende a realizzare ambienti con cubature ridotte rispetto alle metodologie di qualche decennio fa.
Per esempio possiamo osservare che gli appartamenti costruiti negli anni sessanta/settanta avevano soffitti alti e le stanze erano piuttosto ampie. Attualmente, invece, osserviamo ambienti più ridotti nelle dimensioni con soffitti e muri più bassi e tutto ciò riduce i volumi di aria degli stessi ambienti. Ovviamente più l’ambiente avrà un volume d’aria piccolo più rapidamente si saturerà di vapore acqueo raggiungendo e superando i valori limite di umidità relativa ambientale più velocemente e favorendo così la condensazione dell’acqua e l’insorgere delle muffe.
I locali più interessati dalla muffa sui muri
Statisticamente tra i locali maggiormente interessati dalle muffe da condensa troviamo al primo posto le camere da letto. Se in un’abitazione è presente la muffa da condensa è quasi sicuro che si troverà in camera da letto poiché è il luogo solitamente meno arieggiato (durante le ore di sonno nei periodi invernali è improbabile che si arieggi il locale) e, quindi, ove si raggiunge e mantiene il punto di saturazione dell’umidità più a lungo. Si è rilevato che ogni persona è in grado di emettere circa 300 grammi all’ora di aria umida nell’ambiente attraverso la respirazione e traspirazione.
Gli altri ambienti più comuni ove possiamo rilevare la presenza delle muffe da condensa, sono i bagni e locali ciechi come sgabuzzini, ripostigli ecc. poiché i bagni rappresentano probabilmente le maggiori fonti di vapore acqueo (bagni, docce ecc.) mentre i locali chiusi non hanno una sufficiente aerazione.
Anche le cucine spesso possono presentare tali fenomeni di muffa poiché proprio a causa della preparazione del cibo presentano forti emissioni di vapore acqueo. In ogni caso non è scontato che possiamo trovare sempre muffe nelle cucine perché dobbiamo anche considerare che è uno degli ambienti più arieggiati sia per la presenza di prese d’aria con l’esterno e sia perché la porta viene aperta più di frequente. Si aggiunge inoltre, che un’adeguata deumidificazione e ventilazione delle stanze è sempre consigliata per ovviare al problema dell’umidità da condensa, ma non sarebbe sufficiente per altri tipi di umidità, come per esempio per l’umidità di risalita o le infiltrazioni.
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